In un tempo in cui i lunghi pomeriggi di primavera sembrano non trascorrere mai, e il giorno pare essersi tutto dilatato in maniera surreale, noi siamo impediti ai baci, agli abbracci, alle strette di mano, alle carezze. Siamo privati delle nostre cene fuori, dei cinema e dei bar. Viviamo l’angoscia continua di essere bloccati in questo distacco, dietro la barriera di una finestra o di uno schermo, che si affacciano su città stranamente vuote e su realtà virtualmente piene. Sentiamo la mancanza di ogni cosa.
In un tempo in cui il futuro ci appare quantomai incerto e il presente ci opprime nella forma delle nostre quattro mura, capita che, per conforto, andiamo a rintanarci nei nostri ricordi. I ricordi diventano la nostra ora di speranza, nella nostalgia di quello che è stato e nell’aspettativa di quello che sarà.
Qualche tempo fa, di fronte a una videocamera e ad animi curiosi, i cancellaresi ci hanno donato con affetto i loro ricordi legati al castello. Ora noi vogliamo donarli a chiunque abbia voglia di ascoltarli e rivivere un tempo diverso, ma non meno difficile. Perché la nostra memoria collettiva sia un filo che tiene insieme i ritmi delle generazioni, e ognuno che ha vissuto gli stessi luoghi o le stesse emozioni possa dire “Io appartengo a questa memoria, questo posto è parte di me”.
È online, integrale, il documentario Ricordi di Pietra, di Marilisa Biscione e Giovanni Salvatore, prodotto dall’associazione culturale Anima Loci con il sostegno di fondi concessi da enti pubblici e privati e di donazioni ricevute da parte di tanti amici. Fate bei ricordi.